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Maestro in ogni esercizio corporeo, e più scaltro d'ogni altra fiera, egli sa sopraffare la selvaggina più paura e lesta. La sua corsa non è invero molto rapida, ma con salti formidabili egli sa raggiungere gli animali dalle lunghe gambe che gli sfuggono. Nello arrampicarsi è secondo a pochi altri felini. Si trova appiattato così sovente sopra un albero, in caso di bisogno attraversa al nuoto larghi torrenti, sebbene rifugga piuttosto dall'acqua. Solo quando si muove spiega la sua piena bellezza. Ogni sua movenza è si pieghevole, sì morbida, sì agile, sì graziosa che si ammira senza ritegno, benché si debba odiare. Non v'è mai nulla che indichi lo sforzo in lui. Il corpo suo si piega e si volta per tutti i versi, e il piede cammina così lieve come se portasse il corpo più leggiero. Le curve sono eleganti, molli, tondeggianti; insomma, un leopardo, sia che corra sia che strisci, è grande diletto dell'occhio. (it) |