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Additar dunque in Sordello un ghibellino è fraintendere completamente il pensiero dantesco. No, no, Sordello non può essere né guelfo né ghibellino, giacché questi esecrandi nomi, che gli spiriti delle tenebre scrissero a caratteri di fuoco tra i lampi ed i tuoni, nel cielo sconvolto dalla bufera in una notte maledetta, servono soltanto a mascherare le basse e feroci passioni per cui quotidianamente le vie d'ogni città italiana son fatte lorde di sangue. Ed il male par tanto più grave, più inesplicabile al poeta in quanto che coloro i quali soli potrebbero correre al riparo, non ne hanno cura veruna. (it) |