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I primi cinquanta numeri della publicazione , erano poco più che dilettanteschi; nell'anno seguente, però, l'arrivo – lasciatemelo dire – di G.L. Bonelli aggiunse un evidente tocco professionale: grazie ai suoi soggetti e ai disegni della sua "squadra", che comprendeva Antonio Canale, Raffaele Paparella, Walter Molino, Franco Chiletto e molti altri ancora il livello medio qualitativo della testata si alzò sensibilmente. Insomma, la mia spasmodica, settimanale attesa del nuovo numero de "Il Vittorioso", sulle cui pagine campeggiava la firma e anche lo spirito avventuroso del mio illustre genitore, era ricompensata da irresistibili vicende ambientate nel West americano, nel cuore dell'Africa, sui mari dei Caraibi, nelle giungle indiane... (it) |