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Ricordate, baby-boomer nati grosso modo a metà degli anni Cinquanta, che siete stati particolarmente fortunati a nascere a metà strada tra la bomba atomica e l'uscita del disco Rubber Soul dei Beatles, all'inizio di un boom postbellico che sarebbe durato decenni, sul versante libero della Cortina di Ferro, in un'Europa che stava per avventurarsi in una "unione più stretta che mai" che pose fine all'autodistruzione della prima metà del XX secolo, al riparo dalle fabbriche naziste della morte, troppo tardi per le trincee, non troppo in ritardo per i Figli dei Fiori, in tempo per i viaggi hippie a Kabul, e pronti per scoprire i punti erotici tra l'arrivo della pillola e l'inizio dell'Aids. Come scrisse Philip Larkin, "il rapporto sessuale cominciò nel 1963". Una simile fortuna non può che dar vita a forme di amnesia. Ma come, le cose non sono andate sempre così bene? L'amore non è stato sempre così libero? La distanza tra la generazione dei nostri genitori che ha conosciuto la guerra e la nostra combriccola spensierata non è stata facile da colmare. Non dovremmo cadere vittime di nuove forme di amnesia ora che tocca alla generazione Facebook. (it) |