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Eustachio Manfredi già aveva fatto parlar bene di sé. Quest'uomo d'ingegno precocissimo, che a quanto dice G. P. Zanotti a tre anni sapeva leggere, ad otto riceveva la comunione, a diciassette si laureava con universal plauso in ambe le leggi, era già da qualche anno stato nominato lettore all'Università. L'attività di questo personaggio era stata nella prima gioventù veramente instancabile. Già avemmo occasione di accennare alla fondazione dell'Accademia degli Inquieti. Questa fondazione cade in quel tempo in cui il Manfredi, studente privo di fortune e bramoso di scienza, riuniva gli amici nella sua casa, ov'era una collezione faticosamente formata di lenti per lo studio dell'ottica, di pezzi anatomici per lo studio del corpo umano, di libri, di strumenti d'ogni genere. (it) |