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Qualcuno ha scritto che lo sguardo di Gino, sul ponte della nave, quando ritrova il vecchio che crede di andare in America, somiglia allo sguardo di Baggio quando sbagliò il rigore ai mondiali. L'ho trovato un parallelo interessante, perché c'è lo stesso smarrimento, l'idea di aver fallito e la consapevolezza che quel tuo fallimento fa crollare tutto un castello di illusioni. Gino ha attraversato fisicamente il dolore, la povertà, il bisogno. La sua arroganza, i suoi falsi miti, i suoi progetti di vita sono spenti. E io spero di aver dato, attraverso questa parabola, una possibilità a tutti i Gino di questo mondo di interrogarsi, di chiedersi «chi sono?». Per non ritrovarli più tra quelli che di fronte agli albanesi ammassati allo stadio, credettero di fare un bel gesto tirando loro il pane attraverso le sbarre. Come alle bestie. (it) |