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La mia "formazione politica" nacque quando ero ragazzino. Sono stato per un periodo tra gli undici e i dodici anni monarchico, e della Giovine Italia per un periodo tra i tredici e i quattordici anni, quindi vicino al MIS. Avevo le idee molto confuse e l'unica roba che era chiara, era che, siccome sono protestante, non potevo essere democristiano. Quindi, non essendo democristiano e non avendo mai avuto propensione per il comunismo, inevitabilmente dovevo oscillare, come si può dire. Quando l'Italia cambiò intorno alla metà degli anni '50, la mia formazione politica fu fatta su due giornali: Il Giorno di Baldacci, che era diverso dal Corriere della Sera che leggeva mio padre, e L'Espresso di Enrico Benedetti. (it) |