Mention170569

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rdf:type qkg:Mention
so:text Cento chilometri il Volga ha ancora di vita e già si dilata, si ramifica, gira su se stesso, dilaga a destra ed a sinistra. Si direbbe che non voglia abbandonare la terra dove vive per annullarsi nel mare. Forse per la varietà della vegetazione, o per la diversa natura del terreno, o per il variare della profondità, quei corsi d'acqua, quei rigagnoli, quei rami che spesso s'allargano formando piccoli laghi e paludi hanno i più matti colori. Li ho visti gialli, rosa, violacei, verdi, ora lucidi come l'argento, ora torbidi come rifiuti di fogna. Intorno c'è un paesaggio caotico, di rapidi contrasti, qua è landa deserta, là boscaglia fitta; qua terra bruciata, là sabbia brillante, più lontano prati d'un tenero verde. È una mostruosa e variopinta macchia che s'espande con moto indecifrabile, col capriccio d'una goccia quando scivola sopra il vetro d'una finestra; è il disegno d'un gigantesco ganglio nervoso, ogni piccolo filamento contrassegnato da un colore diverso. Una barca, vista là sopra, pare la mosca nella ragnatela, se si vede un uomo è persin troppo facile pensare che ormai è perduto nel labirinto. Per cento chilometri dura la visione di questo spettacolo che, nello stesso tempo, sa di agonia e di trionfo. (it)
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so:description Il pianeta Russia (it)
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Triples where Mention170569 is the object (without rdf:type)

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