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non lo conoscevo, ma avevo letto tutto di lui, lo ammiravo profondamente. Un giorno mi telefonarono dalla produzione e mi dissero che voleva incontrarmi per i costumi di Teorema. Quando venne da me, ero emozionatissimo. Lui non fece il nome dell'attrice, disse solo: "Maestro, non potrà mettere i suoi capolavori, è una donna borghese". Tornò dopo due giorni con la scaletta del film e mi rivelò che era Silvana Mangano. Provai una gioia immensa: "Posso rivelarle un segreto?", gli risposi. "Avevo due desideri nella vita, conoscere Pasolini e vestire la Mangano". E lui: "Ogni desiderio che lei culla nel cuore con amore e con un'ambizione sua, segreta, prima o poi si avvera. Ma attenzione, perché vengono anche i desideri nefasti...". Diventammo amici. Nel mondo del cinema, dove c'è violenza, prepotenza, Pasolini era una persona eccezionale, educata, silenziosa. (it) |