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Quando Mozart, discorrendo della musica di Paisiello, ne rilevò il carattere di piacevolezza, e di piacevolezza sensuale, non erano ancora state scritte la Molinara e la Nina. Se le parole di Mozart avessero preteso di contenere un giudizio sintetico, parrebbero imprecise anche limitandole alla produzione del '84, poiché più d'un accento patetico aveva già mostrato la sensibilità drammatica non-tragica di Paisiello. Poi bisogna intendersi bene sul significato di «piacevolezza» e di «sensuale». Dopo l'84 gli accenti patetici diventano sempre più intensi, ed il loro calore tende ad una espressione sempre più lirica. Troppi elementi, in ogni modo, mancavano al Paisiello perché la sua visione artistica avesse potuto concretarsi con piena intensità drammatica; superata la piacevolezza edonistica del Socrate immaginario, fallite le opere tragiche, nel mezzo si addimostrò la sua virtù; ed il comico, il non-tragico, di qua dal tragico, ebbe in lui un fervido e commosso cantore. (it) |