so:text
|
Ora, benché teoricamente nulla si opponga ad immaginare la Ninetta del Verzee scritta in italiano letterario, io credo che praticamente l'impresa riuscirebbe quasi impossibile. Ogni lingua letteraria grava sull'anima del poeta e dei lettori con tutto il peso di una tradizione di dignità e di decoro, cosicché, oltrepassato un certo limite, vi sono argomenti che diventano subito di necessità o parodia o pornografia; vi sono parole, vi sono particolari che non possiamo sentire se non come artisticamente volgari o sconciamente osceni. Ma nel dialetto non è così. tra l'anima del poeta e la lingua non si frappone nessun velo; la lingua non prende nessuna speciale e artificiale colorazione dall'esterno; la frase di tutti i giorni e di tutte le occasioni conserva il suo preciso colore naturale di tutti quei momenti e di tutte quelle occasioni, non rialzato né abbassato di tono. Perciò il dialetto è l'espressione artistica conveniente alla realtà che sogliamo chiamare più umile, e i poeti che sentono il bisogno di rappresentarla divengono per una naturale necessità poeti dialettali. (it) |