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La prima sensazione che Nechljudov provò svegliandosi l'indomani mattina fu di aver commesso qualche infamia il giorno prima.
Cercò di ricordare: non c'era stata alcuna infamia, alcuna cattiva azione, ma c'erano stati i pensieri, i cattivi pensieri .
Non c'era stata alcuna cattiva azione, ma c'era stato qualcosa di ben peggiore: c'erano stati i pensieri da cui derivano tutte le cattive azioni. Una cattiva azione si può non ripetere, di essa ci si può pentire, mentre i cattivi pensieri generano sempre cattive azioni.
Una cattiva azione spiana soltanto la via ad altre cattive azioni, i cattivi pensieri invece trascinano irresistibilmente per quella via.
Quella mattina, riandando con la fantasia ai pensieri della vigilia, Nechljudov si stupì di avervi potuto credere anche solo per un istante. Per quanto nuovo e difficile fosse quello che intendeva fare, sapeva che era ormai l'unica via possibile per lui, e che per quanto abituale e facile fosse tornare al passato, sapeva che quella era la morte. (it) |