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Non avevo grandi ambizioni in tal senso: ritenevo di avere già avuto una bella carriera, ma Özpetek mi ha messo alle calcagna due agenti – madre e figlio – che non mi hanno mollata un momento. Dopo mesi di telefonate – non dico quotidiane, ma quasi –, alla fine ho accettato che mi mandassero il copione: una volta tornata dalle vacanze, mi hanno ritelefonato dicendomi che Özpetek voleva tanto lavorare con me. Allora egli usciva dai successi di Le fate ignoranti e La finestra di fronte: ho letto il copione di Cuore sacro e ho accettato. Özpetek è veramente un grande regista, dotato di una forza straordinaria: abbiamo lavorato parecchio bene assieme, e da lì è ripartita la mia carriera anche con numerose fiction televisive. (it) |