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Dagli occhi vermigli, grondano oramai lacrime sanguigne. Per tetri calamai l'orror loro permette agli spiriti vendette. Ma che tregua sia. E che dai corpi da chi era uscita, torni la vita. Mentre il tuono squarcia la notte, mentre il perdono succede alle lotte, mentre ogni altro rumore il silenzio inghiotte i nostri spiriti, i nostri ricordi e noi risorgiamo dall'ombra. Stappati al corso prematuramente, come chi morso vien da serpente, che i loro spiriti rinunci l'inferno perché possano tornare dal sonno eterno. (it) |