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Ismael: Forse siamo la stessa persona e tra noi non ci sono confini. Forse passiamo uno nell'altro e mirabilmente scorriamo all'infinito l'uno attraverso l'altro. Ti porti dentro pensieri terribili. È quasi penoso starti vicino. E al tempo stesso attraente. Sai perché?
Alexander: Non so se voglio saperlo.
Ismael: Avrai sentito dell'usanza di formare l'immagine di qualcuno che si odia per trafiggerla con gli spilli? È un metodo quanto mai rozzo se si pensa alla rapidità con la quale possono agire i pensieri cattivi. Sei proprio uno strano ragazzo, Alexander. Non vuoi parlare di quello a cui stai continuamente pensando. Porti in te la morte di un uomo. (it) |