Mention188806

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so:text Allora pieni di ardore nella speranza del regno s'accingono ambedue a trarre l'auspicio e l'augurio. ... Si volge Remo all'auspicio e va solitario a osservare gli uccelli propizi. Ma Romolo bellissimo sale sulla cima dell'Aventino e di là osserva gli altivolanti uccelli. Contendevano come chiamare la città, se Rèmora o Roma. Teneva in ansia i loro compagni chi ne sarebbe il capo. Attendono, come quando il console s'appresta a dare il segnale e tutti impazienti fissano le porte del recinto, dalle cui bocche variopinte sta per lanciare i cocchi. Così attendeva il popolo, l'occhio fisso agli eventi, a chi dei due andrebbe la vittoria per il grande regno. Frattanto la luna sparve nei suoi recessi notturni, quindi la candida aurora si mostrò, sospinta dai raggi del sole; ed ecco sú nello spazio, il più bello d'ogni altro, propizio, un uccello volò da sinistra. Ma, allorché il sole sorge, dodici sacri corpi di uccelli discendono dal cielo e volano in direzione felice e favorevole. Da ciò si accorge Romolo che il trono e il regno, in virtù dell'auspicio, sono concessi a lui. (it)
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Triples where Mention188806 is the object (without rdf:type)

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