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Mio padre era impiegato in una compagnia di assicurazioni a Torino, venne licenziato. Ci trasferimmo prima a Milano, poi a Roma, dove iniziò a lavorare clandestinamente in un piccolo ufficio. Ricordo bene l'arrivo dei tedeschi nella capitale, i miei genitori che cercavano in casa l'oro, io e mia sorella che li aiutavamo a frugare nei cassetti: catenine, medagliette, ciondoli. Ho impressa l'immagine di mia madre con un braccialetto in mano che chiede: ma sarà oro? Aveva paura che fosse solo placcato. (it) |