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Alfonso, quanto alla persona, era di mezzana statura e di gracile complessione, di volto pallido, ma sereno; aveva naso aquilino e capelli bruni. Tanto era lontano dalla superbia, che una volta aiutò un contadino a trar dal pantano il proprio asino; e all'assedio di Pozzuoli, avendo il mare gettato sulla spiaggia il cadavere d'un genovese, lo fece seppellire e intagliò egli medesimo la croce di legno da piantarsi sul tumulo. A un cortigiano, che gli attribuiva a merito d'esser figliuolo, fratello e nipote di re, rispose col verso di Dante: (it) |