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Nella primavera del 1921 Lenin iniziò la ritirata dal comunismo di guerra alla «nuova politica economica» . Cessarono ormai le requisizioni forzate del grano ai contadini: questi dovevano consegnare allo Stato una determinata parte del raccolto, come imposta in natura: tutto il resto restava a loro disposizione, ed essi potevano venderlo come meglio loro pareva. Così era ricostituita di colpo la proprietà privata del contadino russo, che il comunismo aveva soffocato con le sue requisizioni. Nello stesso tempo era creato un libero mercato delle merci, ed era di nuovo resa possibile l'esistenza del piccolo commercio e della piccola industria. (it) |