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Non era certo bello Ninco Nanco, il cui nome nefando vi sarà forse giunto dalla storia del Brigantaggio; eppure l'Arte ha raccolto il brutto-artistico di quel mostro. Ferito ad un piede, in aperta campagna, e messo a cavalcione sopra un asino, fu condannato ad essere fucilato, lì, senza mettere piede a terra, senza altra forma di processo. E già i moschetti dei Bersaglieri si abbassavano al cenno del loro tenente, quando il brigante di scatto disse: «Un momento! Qui, chi ha ad essere fucilato?» – «Voi!» rispose l'ufficiale interdetto. – «E questo povero asino che c'entra?»
Davvero che, in quel momento, i nostri valorosi Bersaglieri erano eclissati dal brigante illuminato da un lampo di genialità e di bellezza morale nel mostrarsi grottescamente tenero di quel giumento mentre era dinanzi alla propria morte. (it) |