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Che fine ha fatto il progetto di trasformare la destra radicale in una destra vicina alla grande tradizione liberale? La risposta la offre Domenico Fisichella in un libro-intervista lucido e assolutamente non reticente. Nel corso di una requisitoria appassionata e incalzante egli prende di petto i nodi culturali del mancato decollo di una destra autonoma sotto il profilo ideale. Non che dopo Fiuggi sia riaffiorata una vocazione nostalgica. Al contrario traspare un profondo nichilismo disposto ad avallare qualsiasi decisione. L'unica preoccupazione รจ infatti la gestione delle briciole di potere concesse dal cavaliere sdoganatore. Proprio questa deriva nichilistica racchiude le ragioni del disagio profondo di Fisichella che in mente ha soprattutto l'esperienza della destra storica. (it) |