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Walker parlava da mesi di «genocidio degli albanesi» mentre fra i poco più di mille morti causati da un anno e mezzo di guerriglia più della metà erano stati serbi, poliziotti ma soprattutto contadini. Ciò che sarebbe accaduto era chiaro da mesi anche se alle 19 nazioni che si allearono per bombardarci era molto meno evidente il fatto che questo Paese avrebbe resistito, perché da secoli ha conosciuto le ingiustizie e non le ha mai accettate senza reagire. Forse fu questa la vera sorpresa di quella lunga e ingiusta tragedia, il potentissimo Occidente degli strateghi e pensatori non aveva neppure ipotizzato il fatto che la povera e piccola Jugoslavia potesse rifiutare l'imposizione. Continuavamo a subire i più massicci bombardamenti mai compiuti dalla seconda guerra mondiale senza cedere alle intimidazioni del resto del mondo, ed anzi rispondendo con una protesta civile. (it) |