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Càra. — lo abuso della vostra bontà e di quella del nostro bravo ammiraglio. Le casse grandi fatele riporre a fondo di stiva. Le piccole più a mano. Egli è che io ho, disgraziatamente, una numerosa famiglia. Sono nel colmo della desolazione e delle lagrime, persuasa che il colpò sarà da sbalordire; la rapidità sopratutto, e parmi di non venirne mai a fine. Esso m'abbatterà e lo sbalordimento mi condurrà alla tomba. Piacciavi, mia cara, farmi tutto sapere, tutto. Siate certa della mia discrezione. Mio figlio è ritornato da Capua e racconta orrori delle truppe ritornate fuggenti. È una sventura di meno. Addio, mia cara, l'orribile ruina abbrevia due terzi della nostra pura esistenza. Mi rimetterò alla divina Provvidenza e me ne farò una ragione. Il momento è crudele, mortale. Porgete i miei saluti al nostro stimabile liberatore. Addio, mille complimenti. Abbiatevi la mia riconoscenza. (it) |