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A poco a poco le cose si sistemarono e l'istruzione iniziò il suo corso. Ora non riuscivo a capire perché dovessi rimanere seduto quando invece l'insegnante girava fra i banchi: così mi misi anch'io a girare con lui. Mi ordinò di tornare al mio posto. Ci rimasi, ma appena le prime lettere apparvero sulla lavagna iniziai a vomitare. Fui mandato a casa e ripulito; papà mi elargì un avviso solenne: "Non rifare questa scena o le prenderai". Tornai di nuovo a scuola e sedetti al mio posto, tentando di rimanere calmo. L'insegnante andò di nuovo alla lavagna, scrisse alcune lettere e di nuovo io vomitai. "Non è ancora pronto per venire a scuola – sentenziò il maestro – lo riporti l'anno prossimo". "Si calmerà – rispose papà – è una cosa così", ed era vero: dopo due settimane mi abituai alla nuova vita e mi piaceva. Due anni dopo dovetti persino cambiare classe: la maestra, Fräulein Wunderer, si lamentò che ero troppo duro per lei. Non ho alcuna idea di cosa possa averla spinta a tale affermazione, ma sembra che i miei problemi fossero scomparsi. Mi viene da rabbrividire se penso a come mi avrebbe potuto ridurre uno Psichiatra Infantile Statunitense. (it) |