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Tra i vari consigli per affrontare la canicola forse manca quello decisivo: la resilienza. Termine di origine metallurgica, indica la capacità di un metallo di resistere a urti e torsioni. È dunque il contrario della fragilità, che come è noto dipende dalla mancanza di elasticità: chi non si piega, più facilmente si spezza. Per esteso, in psicologia e in senso lato il termine indica la capacità di sopportazione. Il resiliente patisce il caldo allo stesso modo del non resiliente: la differenza è che accetta il disagio come inevitabile, non si ribella dando in smanie e imprecando. Anche perché dare in smanie e imprecare aumenta, e di molto, la sudorazione e il malessere. E dunque, alla fine, lo stesso identico caldo ha, sul non resiliente, effetti assai peggiori. (it) |