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Con un mio intervento dell'11 settembre 2013 sulla mozione per impedire l'invasione della Siria da parte dell'Italia avevo avvertito il Parlamento sul pericolo ISIS esattamente con queste parole, che però rimasero inascoltate. A inizio settimana del settembre 2013 avevamo incontrato una rappresentante del partito curdo della Turchia, che ci ha raccontato che Aleppo era sotto controllo dei ribelli e tra questi ribelli ci sono ex comandanti e generali dell'esercito siriano di Assad che conoscono molto bene la zona e sanno dove si trovano le armi convenzionali e chimiche, che hanno utilizzato per depredare le città; inoltre abbiamo avuto accesso a una serie di documenti raccolti dall'YPG nella zona del Kurdistan siriano in cui i cosiddetti ribelli attaccano con il supporto di potenze straniere, in particolare quella della Turchia. I documenti sequestrati comprendono un certo numero di passaporti e carte d'identità, tra cui quelli di americani, egiziani, tunisini e cittadini del Bahrein. Questa documentazione è emersa dopo aver perquisito le sedi centrali dei gruppi Islamic State of Iraq, cioè ISIS, e il fronte Al-Nusra, affiliato ad Al Qaeda. (it) |