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La grandezza di Philip Roth sta nella sua abilità a tessere attorno a una piccola, a volte miseranda fantasia di sesso, quasi una Madeleine dei sensi il tessuto fitto di un’epoca, le trame della Storia. E’ questa commistione che ci ha spinto a continuare a leggerlo, dimenticando le sue piccole e grandi ingenuità, le sue fissazioni e le sue brutalità, la franchezza a tratti imbarazzante e le menzogne da cretese. E’ la sua scrittura: rapinosa e semplice, colta e quotidiana, spiritosa e sapiente, letteraria e diretta. Quella di uno dei grandi scrittori del secolo. Che piaccia o non piaccia ai giudici di Stoccolma. (it) |