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Se è permesso di dirlo, il Persiano ci parve un popolo degenerato, i di cui vizi sonosi aumentati nel corso delle turbolenze della sua patria, e le di cui virtù non sono forse oggi che il simulacro di quelle che furono realmente quando le leggi erano in pieno vigore, i talenti incoraggiati, la probità onorata, il merito ricompensato; quando ciascuno certo delle sue proprietà, poteva accrescerle mercé di un onesto travaglio.
Il Turco all'opposto è un popolo nuovo, il quale ha tutta la rozzezza, tutta l'ignoranza di chi non è stato ingentilito dalla civilizzazione, e reso migliore dalla istruzione. Con un Governo abile e ben intenzionato i Persiani riedificherebbero le loro città, ripristinerebbero il loro commercio, riprenderebbero la loro industria, riparerebbero i danni sofferti dalla loro agricoltura. Con un governo vigoroso, attivo ed intelligente il Turco farebbe forse tremare un'altra volta l'Europa. (it) |