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Che cosa entusiasmava i nobili romani, le cui disposizioni d'animo e modi di pensare vivono e respirano ancora tra noi nei loro monumenti, fino al punto di sopportare e di compiere fatiche e sacrifici per la patria? Lo dicono essi stessi, spesso e chiaramente. Era la saldezza della loro fede nella durata eterna della loro Roma, e la loro fiducia nella prospettiva di sopravvivere essi stessi, in questa eternità, eternamente nella corrente del tempo. Nella misura in cui era fondata e in cui essi stessi l’avrebbero colta, se fossero stati perfettamente chiari in se stessi, questa fede non li ha ingannati. Ciò che nella loro Roma eterna era davvero eterno, sopravvive in mezzo a noi ancora oggi insieme a loro, e sopravviverà nelle sue conseguenze sino alla fine dei giorni. (it) |