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Ma sono ancora più colpito da questa instancabile, meteorica illusione, che ci suggerisce queste architetture determinate, circoscritte, pensate, questi segmenti d'anima cristallizzati, come se fossero una grande pagina plastica e in osmosi con il resto della realtà. E la surrealtà consiste quasi in un restringimento dell'osmosi, in una specie di comunicazione rovesciata. Lungi dal credere in una diminuzione del controllo, credo anzi in un controllo più grande, ma un controllo che invece d'agire diffidi, un controllo che impedisca gli incontri della realtà consueta e permetta incontri più penetranti e rarefatti, incontri assottigliati fino alla corda, che prende fuoco e non si spezza mai. (it) |