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Come si fa a comunicare a una persona sofferente di invidia e pertanto di sentimento di inferiorità e di insicurezza, la ricchezza inconfrontabile del suo universo di concreti rapporti interpersonali e del suo mondo interiore? Sappiamo, per esperienza che ogni discorso razionale fallisce in questo tentativo. I Chassidim raccontavano la storia di Rabbi Zusya che, un momento prima di morire, a un allievo che gli chiedeva se fosse preoccupato per la morte rispose: "Nell'aldilà non mi verrà chiesto perché non sono stato Mosè, ma mi verrà chiesto perché non sono stato Zusya. (it) |