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Genova non mi entusiasmò: se si escludono il porto ed alcuni viali moderni, le stradine anguste e buie erano piuttosto maleodoranti, piene di casupole e negozietti fra i palazzi marmorei. Neppure la popolazione mi piacque gran ché. È come un formicaio convulso: vecchie nere, donne molli e grasse, ragazze e graziose, marinai dalla faccia e gli occhi azzurri, operai e soldati. L'ambiente è minaccioso e cupo; anche a Napoli vi è un vermiciaio del genere, ma là sembra muoversi di più al sole, mentre quello di Genova si agita in stradicciole con alte case. E poi a Napoli la gente che discute sembra che canti, mentre a Genova pare sempre che bisticci. (it) |