Mention210545

Download triples
rdf:type qkg:Mention
so:text L'uomo che comprende tutta l'importanza morale della pietà, non indietreggerà davanti al timore che le sue manifestazioni possano renderlo ridicolo agli occhi degli altri. Che cosa deve importargli, se mettendo in libertà un topo colto in trappola, invece di ammazzarlo, provoca i motteggi e le disapprovazioni, quando sa che, non solamente ha salvato dalla morte un animale, che teneva quanto lui alla vita, ma ha anche lasciato manifestarsi liberamente il sentimento della compassione, ed ha fatto un passo verso quell'era superiore dell'amore universale, che non conosce limite, che lo affrancherà dalla morte e lo identificherà con le sorgenti della vita. Il cacciatore opera in un senso diametralmente opposto; e non una volta, per caso, ma sempre egli soffoca in sé il prezioso sentimento della pietà. È poco probabile che fra i cacciatori se ne trovi uno che non provi, almeno per una volta, un principio di pietà per una delle sue vittime, ma che pure ogni volta non cerchi di respingere un tal sentimento considerandolo come una debolezza. Ed è così che è schiacciato il bocciolo appena schiuso della pietà, da cui potrebbe germogliare e fiorire quel sentimento più elevato e più perfetto, che è l'amore. In questo costante suicidio morale è il male supremo della caccia. (it)
so:isPartOf https://it.wikiquote.org/wiki/Lev_Tolstoj
so:description Contro la caccia e il mangiar carne (it)
so:description Contro la caccia (1895) (it)
Property Object

Triples where Mention210545 is the object (without rdf:type)

qkg:Quotation198046 qkg:hasMention
Subject Property