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Relativamente all'esposizione ho scritto una lettera a Banti, della quale non ripeterò qui che poche cose. Quadri a migliaia dove l'impotenza, la sfacciataggine, e l'impudenza si dichiarano in tutta la loro estensione. Il complesso dell'esposizione presenta due arti, l'arte accademica con tutta la superbia della toga e l'arte comica, pittura di moda, con Messonier capo scuola. Ti assicuro, caro mio, che non c'è niente di più nauseante e stomachevole di questa pittura; quadri leziosi per essere graziosi, pittura che ha messo il culto alla finestra con la pose del très-joli. Non c'è un artista sincero all'infuori di Courbet. (it) |