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Il giorno prima della gara avevo detto ai miei meccanici che avrei superato volentieri qualcuno in quel punto. Mi avevano guardato come un matto: "Dicci a che giro lo fai così veniamo a raccogliere i pezzi, lì non si supera, ricordatelo". Invece io superai nientemeno che Schumacher, il quale era alle prese con un doppiato. Mi lasciò poco spazio, a dire il vero, ma ci riuscii. L'unico modo per passare Schumacher era quello di sorprenderlo. Lui era sicuro che sorpassarlo in quel punto sarebbe stato impossibile. Io invece lo feci, studiando la manovra in anticipo. Nel momento in cui frenò senza guardare gli specchietti, io andai all'esterno e riuscii a scavalcarlo. (it) |