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Strehler è stato il mio grande maestro quando studiavo al Piccolo, mi ha totalmente soggiogata. Già a 8 anni ricordo i suoi monologhi durante le prove delle Nozze di Figaro alla Scala, diretto da mio padre. Pur piccolina, volevo restare lì fino alla fine, affascinata dal buio del teatro, dai suoi silenzi e dalle sue riflessioni. Vivere tutto questo da bambini lascia immagini di sogno, come Alice nel paese delle meraviglie. Ma uscire dal teatro era per me un trauma. Questo mi ha reso solitaria e all’epoca ho avuto delle difficoltà di adattamento. Ma ormai questo è il mio mondo e il mio futuro. (it) |