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Il giardino dei Finzi-Contini, capolavoro di Giorgio Bassani, descrive l'esistenza dei borghesi italiani durante il fascismo. Attorno a questi personaggi colti, che danno per scontata la loro vita agiata, viene a stringersi lentamente un cappio ammantato di legittimità legale e sociale. Eppure essi non se ne accorgono. Il padre del protagonista si iscrive persino al Partito fascista, mentre i Finzi-Contini, più ricchi, si rinchiudono nella cerchia familiare, in un distacco aristocratico. Orgoglio e scarsa lungimiranza impediscono loro di vedere il pericolo, sino a quando non verranno deportati nei campi di concentramento. (it) |