Mention218705

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so:text Samas aveva appunto l'ufficio di portare durante il giorno, la luce «dell'ampio spazio del cielo» agli dei e agli uomini. A tale scopo usciva ogni mattina dall'«interno del cielo» per la porta d'oriente. Tutto in fiamme e in un cocchio guidato da due scudieri e tratto da forti muli, «le cui ginocchia non piegano», egli correva rapidamente su per la catena delle montagne, che cinge il mondo, cioè lungo la linea, la quale divide il cielo dalla terra. Il disco fiammaggiante, che si vede di quaggiù, non era che una delle ruote del cocchio. Compiuto il viaggio giornaliero, il dio rientrava per la porta d'occidente dietro il muro di metallo, che chiude la parte del cielo visibile agli uomini, e ivi passava la notte nella sua dimora, Ebabbarra , onde era immagine il suo gran tempio di Sippara, chiamato appunto Ebabbarra. (it)
so:isPartOf https://it.wikiquote.org/wiki/Domenico_Bassi
so:description Mitologie orientali (it)
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