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Entrambi i re Pahlavi cercarono, in tempi differenti e con differenti metodi, di togliere rilievo al carattere islamico dell'Iran. Per conseguire questo obiettivo entrambi incoraggiarono la rinascita del passato "Ariano" preislamico dell'Iran. Durante gli anni '30 della Germania nazista, operando tramite iraniani che avevano studiato a Berlino, svolsero un ruolo cruciale nel rappresentare l'Iran come una "nazione ariana" umiliata da ondate successive di invasioni. Nel 1936 il Reich riconobbe formalmente l'Iran come la "patria della razza ariana" e gli iraniani come "ariani per sangue e cultura". Questo significava che i tedeschi erano liberi di sposare iraniani e molti lo fecero. (it) |