so:text
|
Racconteremo un aneddoto, il quale attesterà vieppiù com'egli rapidamente salisse a non labile fama. Uscendo da Milano, nei tempestosi giorni dell'agosto 1848, consegnò nella confusione la sua musica e i suoi manoscritti a militare convoglio che aveva trovato per via, ma non ne seppe più nulla. Smarritisi, caddero nelle mani di un cenciaiuolo, che come inutile merce li vendette ben tosto a un organista d'una modesta borgata in Piemonte. Il dabbenuomo, più di buon senso per avventura di molti, non indugiò un istante a farli pervenire al suo proprietario in Torino, e tenutone un pezzo per uso suo, sopra vi scrisse : Il brano che manca me lo sono preso io per vostra memoria... e datene colpa alla vostra riputazione e al vostro ingegno. (it) |