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Nel De Poeta del Minturno , i principii sono gli stessi, e lo stesso anche il metodo. Egli comincia col mettere in luce l'ambito vasto della poesia, che si può dire abbracci tutto lo scibile umano, e col dimostrare che non è dato scorgere traccia di dottrina prima che i poeti apparissero sulla terra, che nessuna nazione per quanto barbara è stata mai contro la poesia: gli Ebrei lodavano Dio in versi; i Greci, gli Italiani, i Tedeschi, gli Inglesi l'hanno avuta tutti in pregio; i Persiani contano i loro Magi e i Galli i loro bardi. Il verso, pur non essendo dell'essenza della poesia, contribuisce per molto alla sua vaghezza; e, se gli Dei dovessero parlare, niun dubbio che parlerebbero in versi; nei tempi primitivi, infatti, fa in versi che si scrissero tutte le scienze, la storia e la filosofia. (it) |