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In quello studio inondato di luce, ammantato d'arazzi, popolato di quadri, di bozzetti, di rarità di collezionista, di raffinato, fra specchi di Murano e lacche giapponesi e bozzetti preziosi di pittori amici, Eleuterio Pagliano dipinse fino all'ultima sua ora, come l'Hayez; dipinse instancabile, col presentimento doloroso della morte imminente della moglie inferma; e toccò a lui, invece precederla nella tomba!... E in quello studio, il Pagliano dipingeva tranquillo, beato come un fraticello che prega nel suo convento. (it) |