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Oggi né in Abissinia, né in Ifagh si trova un bicchier di vino; perché la coltivazione della vite venne totalmente abbandonata sotto il regno di Teodoro. Questo Principe, divenuto padrone di quei paesi, volle per sé tutto il vino che produceva Carròda, e giunta la stagione della raccolta, vi mandava uno sciame di guardie, per invigilare il frutto, e poscia portarne via tutto il prodotto. I poveri paesani adunque non solo dovevano faticare senza aspettarsi alcun compenso, ma per maggior fastidio erano costretti a mantenere le guardie, e soffrire tutte le vessazioni e sfrenatezze, di cui quegl'indisciplinati soldati si rendono bene spesso colpevoli. Per liberarsene, fecero in maniera che le viti a poco a poco assecchissero, e così si perdette totalmente quell'industria. Quasi lo stesso avvenne del grano, che le popolazioni coltivavano, e l'Imperatore raccoglieva per isfamare i suoi soldati, talmenteché negli ultimi anni del suo dominio, l'Etiopia era afflitta da una grande carestia. (it) |