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Certo, Livio è storico artista, ma non si può, in base a questa formula, vedere in ogni mutamento rispetto al testo polibiano un mutamento fatto per fini esclusivamente stilistico-letterari. A volte la veste letteraria non è solo fine ma anche mezzo per valorizzare un fatto a danno di un altro, taciuto o piegato a illustrare un esempio di più alta moralità.
Livio sottopone l'opera di Polibio – nelle parti, naturalmente, che gli sono fonte diretta – a un generale e minuto processo di elaborazione che, andando al di là della traduzione come trasposizione linguistica, rispecchia profondamente le diversità di storia, di civiltà e di cultura del mondo greco e di quello romano. Ogni vera traduzione – si dirà – comporta una tale trasformazione. (it) |