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Spinoza fu il più rigido, e, quel che val meglio, il più concludente fra i critici della morale cristiana, e allo stesso tempo il più felice iniziatore della scienza positiva moderna e il più sicuro annunziatore della morale utilitaria. Egli fu il primo ad affermare i diritti della vita, e di contro alle sentenze dei neoplatonici e dei cristiani, che la saggezza riponevano nella preparazione alla morte – sapientia mortis comentatio – primo a glorificare la ragione della vita come la vera sapienza, e la perseveranza dell'essere come la vera virtù: Sapientia non mortis sed vitae meditatio est. E come nella fisica, proclamò la solidarietà assoluta dell'anima col corpo, e l'impossibilità dell'esistenza dell'anima dopo la dissoluzione del corpo; cosi, come conseguenza, nella morale, proclamò la corrispondenza del concetto di bene col concetto di utile: bene tutto quello ch'è utile; male, tutto quello che costituisce un impedimento alla gioia. (it) |