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Un fratello è un uomo che la pensa come me, e i vietcong non la pensano come me. Parlano la mia lingua, hanno il mio stesso sangue, e quando sono morti mi ispirano pietà. Però essi combattono dall'altra parte della barricata. So che un giorno non mi spareranno più e io non sparerò più a loro, perché un giorno il Vietnam sarà riunito e, se non mi ammazzano prima, il mio destino è appunto di riunirlo. Però, fino a quel giorno, non mi chieda di rispettarli o di piangere per loro. Lascio questo privilegio a voi europei: che siete così invaghiti dei vietcong. (it) |