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No, non avevo promesso a Klaus la regia di Nosferatu; la Ferrari sì, era prevista dal contratto e scalata dal compenso complessivo dell'attore. Quel giorno arrivai sul set e fu Alfieri a dirmi dell’abbandono di Caiano. Klaus e Mario – mi disse – avevano avuto un violento alterco durante le riprese dei gitani a Tor Caldara. Ero infuriato. Quel film mi costava milioni di dollari, denaro che vedevo andare in fumo a causa di Kinski. Allora mi precipitai verso la roulotte di Klaus e gli ringhiai: "Klaus, esci!". Pochi istanti dopo vidi aprirsi la porta della roulotte e sbucare fuori la sua faccia allampanata: "Adesso il film lo fai tu!" – mi disse gongolante, ancora vestito da Nosferatu. Non riuscii a trattenere le risate. Subito la rabbia svanì e decisi di assecondarlo. La verità è che ero terrorizzato dall'idea di essere io a dirigere il film, ma troppe cose nella mia vita, all'epoca, non giravano nel verso giusto e perciò ero fermamente convinto di portare a termine la pellicola ad ogni costo... (it) |