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Fra questi primeggia Empedocle di Agrigento,
che entro le sue rive triangolari produsse l'isola
intorno a cui fluttuando negli ampi anfratti il mare
Ionio spruzza dalle onde glauche le salse spume,
e per angusto stretto acque impetuose dividono
con le onde le rive della terra Eolia dal suo territorio.
Qui è la devastatrice Cariddi e qui i boati dell'Etna
minacciano di raccogliere di nuovo le ire delle fiamme,
sì che ancora la sua violenza vomiti fuochi prorompenti
dalle fauci e al cielo lanci di nuovo folgori di fiamma.
E se questa regione appare in molti modi grande, meravigliosa
alle genti umane, e si dice che sia degna di essere veduta,
opima di cose buone, munita di molta forza di uomini,
pure sembra che in sé non abbia avuto nulla di più glorioso
che quest'uomo, nulla di più santo e mirabile e caro.
E invero i canti del suo petto divino
svelano a gran voce ed espongono gloriose scoperte,
sì che a stento sembra nato da stirpe umana. (it) |