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Cos'è la bellezza si domandano filosofi, esteti ed estetisti, pittori e cineasti, creativi e giornalisti. Cosa era e cosa si pensò che fosse, ai tempi di Venere, di Diana, di Elena, di Frine, di Isotta? Forza dissolvente, promesse de bonheur, via verso il bene supremo, manifestazione del divino, simmetria, equilibrio, armonia, entusiasmo, turbamento, eccitazione, ornamento del potere, ecc. Tante discettazioni e tanti dilettosi pensamenti sono stati da sempre scalzati dai concorsi di bellezza, istituiti già in epoca arcaica, per la verità con effetti ed esiti catastrofici, come accadde per quello celebre di cui fu corrottissimo giurato unico un tal Paride, che ne cavò il ratto di Elena, la guerra di Troia e tutto il resto; anche se non bisogna trascurare il risarcimento della provvidenza, che fece sì che da quelle catastrofi avessero origine Roma, l'impero, la chiesa: al punto che si può concludere che tutta l'esistenza di Roma, tutta la storia dell'occidente non siano che conseguenza di un concorso di bellezza. (it) |