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Come tutte le nazioni uscite dal comunismo, l’Albania ha subito un trauma brutale. Invece di far sì che il posto lasciato libero dalla morale implacabile ed obliqua del comunismo fosse occupato da un’etica di un livello superiore, si è verificato l’inverso: quel vuoto è stato colmato dall’amoralità. Come per reazione alla miseria, alle impostazioni e all’idealismo quale inganno ottico del comunismo ci si è abbandonati a una rabbia materialista e a una corruzione senza precedenti. Questa febbre materialista si è diffusa dappertutto, ha quasi acquistato le sembianze del nuovo ordine democratico. Come se gli albanesi non aspirassero che a recuperare il tempo perduto, ad arricchirsi con tutti i mezzi. È in questo contesto che è sopravvenuto l’episodio delle «società piramidali» e del loro crollo. (it) |